Il Casentino
Valle dello Spirito. Sono tanti gli edifici religiosi sparsi nel territorio: i monasteri di Camaldoli, i conventi come quello francescano della Verna, le badie vallombrosane come San Fedele di Poppi, i santuari, le pievi romaniche, le semplici priorie e le cappelle.
Valle Verde. Ci sono le foreste di Camaldoli, di Campigna, di Badia Prataglia, le più vaste d’Italia. Abeti, faggi, castagni e infinite altre specie vegetali che ne giustificano appieno il titolo di Valle Verde, attribuito al Casentino.
Le Pievi Romaniche. Fra le tracce del periodo romanico emergono le grandi pievi, situate sulle principali strade medioevali. Pieve a Socana, diventata famosa perché ha accolto diversi culti legati fra loro in una sequenza fantastica.
Monasteri e conventi. All’interno delle foreste casentinesi, su un antico sentiero che congiungeva il Casentino alla Romagna, sono situati l’Eremo di Camaldoli (1105 metri s.l.m.) e il Monastero omonimo (300 metri più in basso). Rappresentano parte della storia dell’Alta Valle dell’Arno, da quando il benedettino San Romualdo li fondò, all’inizio del secolo XI coll’intento di congiungere la vita contemplativa con la vita attiva. Centro della spiritualità francescana è il Sacro Monte della Verna, in cui il poverello di Assisi ricevette le stimmate nell’anno 1224. La basilica costruitavi accanto con il contributo della fiorentina Arte della Lana, conserva alcuni capolavori dei Della Robbia, disseminati anche in altri ambienti dell’insigne convento.
I borghi e i castelli. La notizia, tramandata dal Villani, è che i guelfi fiorentini distrussero oltre 40 castelli dei ghibellini, alleati con Arezzo, induce a immaginare il territorio casentinese presidiato da innumerevoli torri fortificate. Al periodo anteriore al 1050, appartengono Castel Castagnaio, Porciano, Romena e Bibbiena. All’incastellamento appartengono Castel San Niccolò, sopra Strada, e il Castello di Poppi, senza dubbio il meglio conservato, rimasto per secoli la sede del vicario della Repubblica di Firenze.
Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, Istituitonel 1993, si estende per circa 36.000 ettari lungo il crinale appenninico tra le province di Arezzo, Firenze e Forlì. Nel Parco sono comprese zone di alto valore naturalistico come la Riserva naturale integrale di Sassofratino (oggi patrimonio mondiale dell’Unesco) e quella de La Pietra.