Lorena Fiorini

Sono nata la notte di Santo Stefano. Zia Bruna suggerì il nome: Lorena. Ricordo un’infanzia con pochi giochi e molti pensieri. Un’adolescenza con poche compagnie, tanta timidezza, alle prese con la città e la sua grandezza. A diciannove anni l’amore e il lavoro. A ventitré il matrimonio, a venticinque la nascita della figlia, a ventisette la casa. La mia vita sembrava già conclusa. Ci sono voluti anni per ritrovarla.

La Rai, a Viale Mazzini 14, ha accolto il mio impegno e quarant’anni di lavoro. Sentivo che lì dovevo andare, lì si sarebbe svolta gran parte della mia esistenza.

Ho iniziato a lavorare, nel 1970, nella Direzione Affari del Personale, Direzione Tecniche Direzionali, alle dipendenze dell’Ing. Mario Lombardi. Si trattava di una Direzione che svolgeva compiti legati a studi sul personale e alle “analisi mansioni” dei dipendenti. Di quegli anni un sorriso mi riporta i miei giovani colleghi e gli scherzi che ci siamo fatti pur in un clima serio e rispettoso.

Nel 1976 scopro l’Azienda dei programmi, della fiction, dell’intrattenimento. Alla II Rete TV, quella di Massimo Fichera, ho fatto parte della mitica Struttura 4 diretta da Giovanni Leto i cui colleghi, ancora oggi, porto nel cuore. Sono stati anni straordinari di lavoro legati a progetti vissuti con grande partecipazione collettiva. La Struttura si occupava di sceneggiati, cinema, musica seria. Giovanni Leto è stato Presidente dell’Associazione programmisti della Rai, Vice Presidente dell’ADRAI e coordinatore del Comitato Prodi della Rai “Per la comunicazione che vogliamo”.

Nel 1980 Giovanni Leto assume un altro incarico e viene sostituito, per un breve periodo, da Giancarlo Governi, ironico, divertente, amico con il sorriso stampato e la risata pronta. Scrittore, giornalista, presentatore di tante trasmissioni di successo, si è dedicato allo spettacolo leggero, fiction, alla memoria dei grandi del cinema, dello spettacolo, dello sport.

Arriva Mario Raimondo, giornalista, studioso, critico teatrale e letterario, divulgatore teatrale per vari periodici italiani e stranieri, si è occupato di ricerca e sperimentazione, ha contribuito alla realizzazione di fiction e intrattenimento. Fondatore con Edmo Fenoglio del Centro Universitario Teatrale di Torino, ha collaborato con Ignazio Silone all’Associazione per la Libertà della Cultura. Consigliere delegato per il Piccolo Teatro di Milano, sotto la direzione di Giorgio Strehler, dal 1987 ha diretto la sede regionale Rai per la Lombardia ed è stato direttore della Scuola d’Arte Drammatica “Paolo Grassì di Milano”.

Con Mario Raimondo ho condiviso anni di lavoro che hanno portato frutti e risultati. Non ci siamo persi, il nostro rapporto è continuato a distanza. Per me arriva l’incarico di responsabile del Coordinamento rapporti interni ed esterni della Seconda Rete TV. Erano gli anni di Luigi Locatelli alla Direzione della Rete e di Agostino Saccà, suo assistente.

Nel 1987 arriva Giampaolo Sodano alla Direzione di Raidue, Agostino Saccà viene trasferito alla Divisione Stampa e Attività Promozionali. Io lo seguo dando il mio contributo per far uscire dalla sperimentazione un settore che avrebbe avuto in Azienda un ruolo strategico importante, quello della promozione. Saccà, giornalista, ha ricoperto ruoli prestigiosi:direttore di Raiuno, direttore generale Rai e di RaiFiction.

Nel 1998 il nuovo direttore è Giuliana Del Bufalo, donna di carattere e determinata. Mi affida, tra gli altri, l’incarico di seguire l’implementazione del Marchio/Logo RAI nei vari settori aziendali, affiancando In Area, Azienda leader nella comunicazione. Devo a lei la spinta a intraprendere il percorso universitario, laurearmi e vivere il lavoro sì con impegno, ma anche con maggior leggerezza, coniugando amministrazione e creatività. La Direzione Comunicazione e Immagine Rai è diventata una piccola ma consistente entità dell’ampia realtà Rai.

Per un anno e mezzo lavoro con Enzo Scotto Lavina, curatore di programmi tv educativi e scolastici, responsabile  della pianificazione e palinsesto di Raitre, capo struttura dei programmi culturali, autore di programmi tv. Mettiamo in piedi un servizio per i telespettatori rispondendo alle loro lettere.

Gianluca Veronesi è stato il mio ultimo direttore in Rai. Ricopre più incarichi, responsabile delle Pubbliche relazioni, direttore delle Relazioni esterne, amministratore delegato di RaiSat, direttore della Promozione e Immagine.

Ho raccontato, nella sintesi, anni di lavoro. Ho portato con me la positività e guardo con distacco e, a volte, con leggera ironia, quanto non ho raggiunto: la vetta della mia vita aziendale e lasciare l’Azienda non è stato facile. A un certo punto mi sono resa conto che la mia vita era altrove, che avrei potuto riprendermi il tempo degli affetti e che avrei potuto fare il grande balzo dentro la scrittura.

I miei interessi sconfinano verso vere e proprie passioni, la scrittura, seguita dalla psicologia, poi la lettura, il cinema, e, per ultimo, ma non ultimo, l’insegnamento. Sono nati i corsi di scrittura, che mi hanno portato a parlare del mestiere di scrivere, di libri, articoli, di linguaggio. Indico ai miei studenti cosa manca al linguaggio parlato e scritto, e, al contrario, suggerisco cosa eliminare.

È nata, con Cristina Scalese, dirigente Rai e Federmanager, l’Associazione culturale Scrivi la tua storia, centro di vita associativa che opera per fini culturali, ricreativi e solidali.

La mia vita e la mia crescita professionale e personale sono partite da un incontro con lo scrittore Stanislao Nievo, con il quale ho affrontato il tema dello scrivere in un corso di scrittura collettivo prima e in una serie di lezioni singole poi intorno al romanzo Smarrimento d’amore, la storia di una donna che nella scrittura troverà se stessa. Riascoltando le conversazioni con Stanis intorno alla parola “scrivere”, è nato il libro

Il pensiero di Stanislao Nievo sulla scrittura, Lezioni alla sua allieva pubblicato nel 2022 per Terra d’ulivi di Lecce.

Stanislao Nievo non è stato solo un maestro di scrittura, ma anche un maestro di vita. Mi ha insegnato a leggerla con levità e con una leggera ironia.

Penso a lui, anche adesso che non c’è più, con grande affetto e riconoscenza per gli incoraggiamenti, gli stimoli ricevuti e per i “segreti del mestiere” che mi ha trasmesso.

Nel 2003 il sogno di ogni scrittore prende forma nella pubblicazione del libro di racconti e ricette I racconti dell’olivo e dell’olio – L’appetito vien leggendo, una pubblicazione della Camera di Commercio di Roma.

A questa prima pubblicazione fa seguito, nel 2004, un altro libro di racconti e ricette Viva la pappa per Alfredo’s Gallery, ristorante romano famoso nel mondo per le fettuccine e per le firme raccolte da personaggi illustri passati da lì in cento anni di storia.

Nel 2005 arriva, con Agra Editrice per la Regione Lazio, il libro Vita in campagna – ambiente e gastronomia, Il libro mi ha permesso di uscire dalla tana, superare la timidezza e di esprimermi di fronte al pubblico.

A luglio 2007 pubblico il libricino Ritorno da un matrimonio non annunciato, la “bomboniera” da offrire al matrimonio di mia figlia Valentina con Claudio.

Ho collaborato a più riviste e testate periodiche con racconti, interviste, recensioni di libri, con testi di enogastronomia. Oggi sono presente sul giornale on line, diretto da Giampaolo Sodano, Il mondo nuovo Club nella rubrica C’era una volta.

Il 2009 è stato l’anno che ha visto la pubblicazione, a gennaio, con New Books per Gianni Gremese, del romanzo Smarrimento d’amore. A settembre, per Scrivi la tua storia, vede la luce Il piacere di raccontare, raccolta di racconti scritti dagli alunni del corso di scrittura creativa da me diretto. A novembre WALE La forza di un sorriso, dedicato alle testimonianze e alla memoria della giornalista Alessandra Bisceglia.

A dicembre 2010 viene pubblicato, per Maria Pacini Fazzi, il libro Terra di Toscana, una nuova edizione di Vita in campagna rivista, ampliata e con un maggior numero di ricette. Risulterà il libro più venduto nello scaffale toscano della Coop durante le feste 2010-2011.

A maggio 2011 arriva il libro Betty, sono Bruno pubblicato da Maria Pacini Fazzi e successivamente ristampato da Edizioni Thyrus. Un libro scritto da me e raccontato da Bruno Fiorini, un uomo che ha attraversato il Novecento, un soldato, un prigioniero, un padre amato. Papà è andato via dopo avermi accompagnato fino alle ultime correzioni. Ho trascorso con lui un anno bellissimo e doloroso al tempo stesso, mi ha regalato e ho nel cuore una ricchezza senza precedenti, il dono di una persona unica e insostituibile. Al libro si è aggiunto l’audiolibro realizzato per Verba Volant per Canale Tre di Clemencia Cibelli e Gianbattista Tagliani. Contiene una mia introduzione e letture del mio papà accompagnato dalla voce di Gabriele Linari.

Alla Fiera del Libro di Torino 2011, dove mi reco per presentare Betty, sono Bruno, nell’ambito della manifestazione Fidapa da leggere, trovo ad accogliermi un libro Il Peperoncino, 500 ricette, 500 consigli su come usarlo, quando usarlo e per cosa usarlo. È iniziata la pubblicazione dei quattro testi inseriti nei Grandi Manuali Newton Compton Editori.

Si prosegue con l’uscita de I racconti del venerdì, un libro che raccoglie le storie degli studenti del corso di scrittura e con la stampa del libro Il grande libro del pane, un viaggio sulla panificazione italiana, il più venduto e oggetto di più ristampe.

A novembre 2012 esce in libreria Mele e torte con le mele, Ricette per il benessere e la salute, storia, mito e curiosità del frutto dell’Eden.

Nel 2016 segue la pubblicazione del ricettario Le incredibili virtù degli agrumi, Centrifughe, succhi e ricette per depurarsi e vivere sani, e la ristampa in contemporanea degli altri libri di cucina, sempre con Newton Compton.

È nato nel 2011, dall’idea del Sindaco di Pratovecchio Anselmo Fantoni e mia, il Premio Letterario, Donne tra ricordi e futuro. Un premio in onore di mio padre, Bruno Fiorini, dedicato alle donne che curano la memoria della famiglia, un seguito alla storia Betty, sono Bruno. Nicolò Caleri, Sindaco di Pratovecchio Stia (AR), ha accolto il Premio e accompagnato nel suo lungo viaggio.

Nel 2018 con Laura De Luca ci dedichiamo ad Anche l’olio canta, Chi piùneart Edizioni un omaggio composito all’ingrediente base della dieta mediterranea, attraverso approcci diversi: storico, agronomico, cosmetico, gastronomico, letterario. Una rassegna antologica che celebra il ruolo fondamentale e trasversale dell’olivo e dell’olio nel corso dei secoli: non a caso simbolo di pace, ma anche sostanza benefica per la salute dell’uomo.

Al momento sto rivedendo la commedia Inventarsi nuovi mentre il romanzo, dallo stesso titolo, è stato pubblicato da Terra d’ulivi edizioni di Lecce nel 2020.

E’ la storia di una donna che nella scrittura realizzerà se stessa. Un romanzo intimistico alle prese con i sentimenti e la vita di tutti i giorni, con un rapporto che fa soffrire, percorso dai protagonisti su due strade che scorrono non parallele e con divergenze sempre più acute e contrastanti.

Numerose le partecipazioni ai Premi.

Per l’attività di scrittrice ha ricevuto attestati e premi.

In particolare:

il Comune di Pratovecchio le ha assegnato l’encomio civico per l’impegno profuso a favore
della memoria.

Ha ottenuto il riconoscimento speciale Editoria e giornalismo, assegnato dal Premio “Enrico Toti”,
inserita tra le eccellenze italiane per Ingegno, Coraggio e Umanità, per l’intensa attività svolta
in qualità di Presidente dell’Associazione Culturale Scrivi la tua storia e del Premio letterario
Donne tra ricordi e futuro.

Ha ricevuto, in Campidoglio, il Premio Salvo D’Acquisto, assegnato al padre, quale riconoscimento
alla memoria dell’uomo e del soldato Bruno Fiorini, che solo grazie ai valori propri e della famiglia
riuscì a sopravvivere.

Ha, inoltre, ottenuto i seguenti riconoscimenti:


Premio della Critica narrativa inedita al Circolo Capit Fernando Pessoa di Firenze con il racconto
Percorso, ottobre 2000
Premio narrativa edita per il libro Vita in campagna alla X Edizione del Premio Spazio Donna nel 2006
Riconoscimento, per l’attività di scrittrice, dell’Unione Europea per i Ceti Medi il 7 luglio 2006
Premio Firenze – XXV Edizione – per il libro Vita in campagna il 5 dicembre 2007
Premio Alberoandronico – medaglia della XIX Circoscrizione al romanzo Smarrimento d’amore l’8 aprile 2010.

Nella mia formazione sono stati determinanti alcuni incontri con persone che hanno lanciato piccoli segni e che hanno determinato piccole, grandi svolte. Come l’incontro straordinario con Giovannni Battista Giovannetti, l’osteopata che mi ha curato la schiena, ma anche suggerito la scrittura come terapia di sé. La Dottoressa Margherita Carotenuto mi ha aiutato a dipanare la matassa, a capire chi sono, da dove provengo e dove voglio andare. Ho partecipato a corsi di formazione, a conferenze, incontri. Sono cresciuta e mi sono rafforzata. Il suo suggerimento a seguire il corso di Psicologia presso l’Università Statale di San Pietroburgo, mi ha visto impegnata prima in psicoterapia e poi nel raggiungimento della laurea.

Ho studiato e sostenuto 51 esami nel corso di sei lunghi anni ricchi di impegno e viaggi. La tesi, discussa l’8 ottobre 2006, dal titolo La parola mediatrice di senso, ha ricevuto dal collegio dei docenti consensi e riconoscimenti. Un’esperienza straordinaria di studio e di vita. Mi sono innamorata di un’idea che è diventata la passione culturale della mia vita, l’ho seguita e ne ho tratto benefici e risultati.

Antonio Meneghetti ha costruito un movimento scientifico, l’Ontopsicologia, che si motiva e si sviluppa essenzialmente dall’esperienza della crisi dei valori umanistici e soprattutto sull’intuizione che l’esistenza ha un fondamento, consente di recuperare razionalmente la propria identità. A un certo punto della mia vita ho sentito prioritaria la voglia di conoscere e usare una scienza umanistica capace di rintracciare l’essenza dell’uomo, recuperarne il senso e guidarlo razionalmente all’autocomprensione e all’autorealizzazione.

Seguono anni frenetici, la mia vita finisce per entrare in un tritacarne. E’ la fine di un matrimonio e l’inizio di un periodo gravoso di lavoro che impone prepotentemente di occuparmi di quel che resta della famiglia e di quanto è stato costruito nel tempo. Navigare a vista. Ce la sto facendo ad attraversare il momento più difficile del mio percorso. Percorro la strada del bello, dei valori, della famiglia, del vivere senza se e senza ma, di ritrovare il quieto andare senza voltarsi indietro più di tanto, di abbracciare un’idea accompagnata dalle storie che raggiungono il Premio, un’idea che ha un “valore sociale”, vuol dedicare una carezza alle donne, ma anche agli uomini, in un lungo momento di difficoltà per dedicarsi ai ricordi e alle usanze della propria famiglia. 

Sono gli anni dei libri di cucina e del successo di Betty, sono Bruno. A corollario giunge la messa in onda sulla Radio Vaticana, nel Teatro della Misericordia, alle ore 21 del 17 dicembre 2015, di un programma di 20 minuti raccontato dalla bellissima voce del famoso attore e doppiatore Paolo Lombardi e di Maria Gentiloni Silveri, giornalista e voce della Radio Vaticana.

È il momento della cura dei libri del Premio che condurrà, insieme all’artista sponsor del Premio Dalisca, alla pubblicazione di numerosi libri, partendo da La scuola in cucina, Reconsato a quattro mani, un progetto che porta alla luce il lavoro di alunni, insegnanti, e famiglie uniti nel recupero della memoria e delle tradizioni. Seguono una ventina di libri curati per giungere alla pubblicazione. In particolare: Piatti tradizionali casentinesi, per la Fidapa i libri La Fidapa in cucina e Sapori e leggende, infine Novelle su novelle.

Nel 2013 accolgo la proposta di presidenza alla Sezione storica Roma, della FIDAPA BPW Italy. Incarico gravoso, un impegno senza precedenti va ad aggiungersi a una vita ingarbugliata fino all’inverosimile. Ed eccomi di nuovo a riprendermi me stessa. Ancora con la voglia di fare e di esserci per stare con chi la pensa come me, continuo a vivere il viaggio nel turismo culturale, la ricerca e il posizionamento di un luogo dove incontrarsi, fermarsi a ritrovare il piacere della scrittura dopo aver sgombrato il campo da impegni contingenti. Giorno dopo giorno cerco di risolvere e riprendere il cammino più leggera.

La FIDAPA BPW Italy, nazionale, ma anche la FIDAPA Internazionale, accoglie i miei sforzi e quelli del gruppo di lavoro messo in piedi dalle due Sezioni di Roma, Roma e Roma Campidoglio, per lanciare insieme una voce di sostegno alle donne vittime di violenza. Nasce il Vademecum Capire per salvarsi, destinato alla città di Roma, e che ha trovato accoglienza nelle 300 Sezioni sparse in tutto il territorio nazionale.

Il Premio letterario Donne tra ricordi e futuro ha il patrocinio del Comune di Pratovecchio Stia e del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi. La FIDAPA BPW Italy, con il Distretto Centro e la Sezione Roma sono con me con il permesso di entrare, in punta di piedi, in casa delle 10.000 socie di una grande Federazione, di invogliarle a scrivere, a partecipare e ad augurarsi di ottenere quei riconoscimenti che il Premio, con la prestigiosa giuria messa in piedi, vorrà assegnare.

Qualcosa sulla mia vita privata: una semplice famiglia d’origine, una figlia giornalista, Valentina Bisti, due splendidi nipoti, Lorenzo e Claudia. Dopo anni di impegno familiare e lavorativo, qualche temporale alternato da bel tempo, vivo il mio quotidiano in modo diverso prendendo spunto da Proust: nella mia ricerca non cerco nuove terre, ma cerco di avere nuovi occhi.

Il Casale, a Pratovecchio Stia, è l’ultima storia che sto scrivendo, la più impegnativa.

Porto con me la ricchezza di un lavoro amministrativo che sempre più mi ha condotto verso la creatività con l’impegno continuo di approfondimento, per capire me stessa e gli altri e attraverso questo strumento raggiungere i miei obiettivi con determinazione e allegria.